Quora è una piattaforma di domande e risposte per condividere e accrescere la conoscenza nel…
Il marketing è statistica + complessità psicologica = metodo.
Quora in pillole, Rubriche di Valentina Tosi
10 Giugno 2019
Quora è una piattaforma di domande e risposte per condividere e accrescere la conoscenza nel mondo, un modo per connettersi con esperti che partecipano attraverso contenuti di qualità.
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La domanda di oggi: quali sono le strategie di marketing meno efficaci?
Risposta di Francesco J. Galvani, Digital & Strategic Marketer, Trader, Sviluppatore AI. Frank.
Questa è una di quelle domande complesse e altrettanto immense.
Dal momento che, nei tempi in cui viviamo, ogni giorno viene pubblicato un libro con una nuova strategia di marketing, è lecito aspettarsi che il 99% di esse sia poco efficace. Se così non fosse nessuna azienda fallirebbe, giusto?
Trovandomi a dover fare una brutale sintesi, posso affermare che, a grandi linee, i risultati peggiori si ottengono con due approcci a prima vista opposti:
Grande errore. Madornale errore. Errore suicida.
Il direct marketing è formidabile se inserito in una visione competente e ad ampio respiro, altrimenti si fa percepire come l’ennesimo “me too” e come il piazzista di turno.
I funnel sono sempre esistiti, ma non basta “fare i funnel” per fare marketing come oggi tutti i santoni ti dicono, si finisce solo col buttare via soldi o ridursi a fare il tizio che si rende ridicolo in un video su Facebook.
In generale, se l’errore numero uno è tipico di chi vede il marketing come arte incontrollabile, il secondo errore è tipico di chi vede il marketing come ingegneria e si illude di poter quantificare in modo esatto e tramite, indici più o meno deboli, la psicologia umana.
Personalmente a me vien da ridere quando guardo videocorsi di persone genuinamente convinte di essere nella giusta posizione per aiutare le imprese mostrando come inserendo in una tabellina le impression, i lead e le conversioni ad ogni step con i relativi costi si possa davvero stimare e prevedere un business.
Il problema è che questa modalità manca totalmente di intelligenza statistica e di onestà intellettuale. O forse solo di esperienza diretta in azienda, non so.
Tra i due errori io trovo il secondo il più pericoloso. È vero, le piccole aziende non hanno il budget di branding come Pepsi, ma è altrettanto vero che se i grandi guru credessero davvero nei loro metodi non farebbero consulenze spot, ma ti costringerebbero a un contratto di almeno un anno.
Guadagnerebbero meno ma sarebbero più onesti, dal momento in cui, legandosi al cliente, si prenderebbero gioie e dolori, avendo così il tempo di implementare una vera strategia di marketing.
Ci credo così tanto che io faccio così.
Certamente faccio anche corsi et affini, ma parliamo di aiuti per chi davvero non può permettersi un professionista di marketing. Per tutti gli altri non accetto meno di un anno di contratto.
Il marketing è “statistica + complessità psicologica” trasformata in metodo.
Quindi richiede tempo, fatica e una comprensione calata sul caso concreto e in divenire.
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Francesco J. Galvani, Strategic & Digital Marketing Consultant presso Deep Marketing (2016-oggi).