Sono più forti, più veloci e più letali. Si sono evoluti per la caccia. Wichita…
...Per diventare uomo o donna o essere alla fine se stessi, trovandosi.
Film, onefilm oneday, Rubriche di Ludovica Casula
4 Dicembre 2019
Hai presente Uno, Nessuno e Centomila? Ecco, io sono nessuno.
Teresa
Nati 2 volte è il secondo lungometraggio del regista Pierluigi Di Lallo.
Basato su una storia vera, ambientata nella Foligno alla fine degli anni ’80, narra la vicenda di Teresa, nata in un corpo che non sente suo.
In quegli anni, e in particolare in un piccolo centro, la transessualità veniva considerata come tabù, motivo di scandalo e spesso malattia mentale da curare con farmaci e con l’aiuto della religione.
Teresa, arrivando ad annullarsi completamente come persona, cambia città, trasferendosi a Milano, dove diventerà Maurizio (Fabio Troiano).
Venticinque anni dopo, quest’ultimo sarà costretto a tornare nella città natale per un lutto, trovandosi ad affrontare il passato con la sua nuova identità.
Film, già vincitore di alcuni premi all’ICFF Italian Contemporary Film Festival di Toronto e al Festival del Cinema di Salerno, primo film europeo a trattare la tematica transgender da donna a uomo, è da considerare buono per l’idea ma debole di sceneggiatura.
Lo sviluppo del film manca di omogeneità, passando repentinamente da momenti drammatici a commedia leggera.
Ciò nonostante il messaggio del film è positivo: affrontare i pregiudizi, la mentalità gretta di paese e di città, il conflitto interiore ed esteriore, per diventare uomo o donna o essere alla fine se stessi, trovandosi.
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