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Un film che riesce a conquistare i più piccoli ma che, più del solito, parla ai grandi.
Film, onefilm oneday, Rubriche di Ludovica Casula
29 Dicembre 2020
Dopo una lunga attesa, complicata dall’emergenza sanitaria di quest’anno, è stato distribuito nella giornata di Natale, su Disney+, l’ultimo lavoro della Pixar: Soul.
Diretto da Pete Docter e Kemp Powers, Soul è la storia di Joe Gardner, un’insegnante di musica alle scuole medie.
Per Joe la musica è tutto e sogna di sfondare nell’ambiente jazz di New York.
Un giorno riceve due offerte: la prima è quella di avere un lavoro a tempo pieno presso la scuola in cui insegna, la seconda è per una serata con la grande sassofonista Dorothea Williams che potrebbe lanciarlo nello show business.
Euforico per quest’ultima occasione, Joe, abbandonando ogni prudenza, precipita in un tombino aperto e la sua anima si ritrova così nell’Ante-mondo, il regno delle anime.
Tuttavia il nostro protagonista non vuole perdere la grande occasione della sua vita e cerca di sfuggire alle regole di questa realtà, per trovare il modo di tornare sulla terra.
Verrà aiutato da un’anima, di nome 22, che deve ancora nascere (ma non vorrebbe) e che non riesce a capire cosa ci sia di speciale nel vivere.
La Pixar riesce a rendere un argomento così complesso alla portata di chiunque, facendo riflettere su questioni sulle quali, a tutti noi, prima o poi tocca confrontarsi.
Riprendendo, in un certo senso, lo stile di Inside out, dove si oppone il realismo della quotidianità ad un contesto in cui l’esistenza prende forma, il film si basa sul senso dell’esistenza:
Per cosa viviamo? Qual è la nostra scintilla?
Queste ultime sono le domande che girano intorno alla narrazione: Joe è sicuro di vivere per la musica e che questa sia la sua scintilla fin da quando ascoltò il jazz controvoglia e comprese che non ci sarebbe stato altro… Ma col tempo si accorge che forse non è così.
Soul è un film che emoziona e manda un forte messaggio allo spettatore: siamo tutte anime in cerca di uno scopo che faccia scattare la nostra scintilla.
Se non troveremo mai quest’ultima, non vuol dire che la nostra esistenza non abbia senso o che siamo dei falliti, bisogna cogliere l’attimo e riuscire a trovare la felicità nelle piccole cose.
La profondità di certe scene arriva a toccare vette altissime e la commozione che ne deriva viene unita alla nota ironica dei personaggi i quali, nonostante siano rappresentati con un tratto buffo e non realistico, sono del tutto veri e credibili.
Soul quindi è un film che riesce a conquistare i più piccoli ma che, più del solito, parla ai grandi.
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Cover: SOUL – Concept Art by Grant Alexander. © 2020 Disney/Pixar. All Rights Reserved.