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I 4 obiettivi della politica fiscale di un paese

politica fiscale

In questo articolo andiamo a vedere uno dei concetti di base e più importanti di economia: la politica fiscale. Sapere cos’è la politica fiscale e quali obiettivi essa persegue è importante, perché ti aiuta a capire meglio l’economia del tuo paese e quindi ti rende più libero nell’esercitare il diritto di voto.

Vediamo subito la definizione di politica fiscale secondo l’illustre economista Alvin Hansen:

La politica fiscale è l’insieme di ogni transazione governativa in tema di entrate pubbliche e spesa pubblica, che influenza l’ammontare di debito pubblico.

In parole povere la politica fiscale riguarda le scelte che si fanno sul bilancio pubblico, quindi ad esempio come e quanto si prende dai cittadini sotto forma di tasse ed imposte, e quanto invece si spende per garantire pensioni, sanità, stupendi pubblici, investimenti pubblici e tanto altro ancora.

Naturalmente il bilancio di un stato è molto complesso, si potrebbe scrivere un articolo per ogni singola voce di bilancio. Oggi però più che concentrarsi sulle singole voci di bilancio, andiamo a vedere quali sono i 4 obiettivi che i decisori della politica fiscale di un paese dovrebbero sempre tenere ben a mente, dovrebbero avere come bussola nelle proprie decisioni di politica fiscale.

Obiettivo numero 1: stimolare la crescita del PIL e del RNL

Come forse molti già sanno:

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è la somma della produzione di beni e servizi finali prodotti da un paese in un dato periodo di tempo.

Invece:

Il Reddito Nazionale Lordo (RNL) è tutto ciò che è prodotto e venduto nell’economia di un paese.

Per semplificare, il RNL si ottiene aggiungendo o sottraendo dal PIL di un paese i flussi di reddito tra il paese stesso e paesi esteri. Questo perché il PIL essendo appunto “interno” tiene conto soltanto dei beni e servizi che vengono prodotti nel territorio nazionale.

Il primo (e forse più importante) obiettivo di una buona politica fiscale è far aumentare il PIL ed il RNL. Ciò quindi si traduce in crescita economica, investimenti, consumi, lavoro e benessere.

Obiettivo numero 2: garantire la piena occupazione

Il secondo grande obiettivo della politica fiscale è garantire un livello di occupazione più alto possibile, e quindi ridurre al minimo il tasso di disoccupazione. Bisogna ricordare che un tasso di disoccupazione minimo fisiologico è normale, i livelli che possono considerarsi di fisiologica disoccupazione si attestano intorno al 2-3%, ad esempio molto vicini al tasso attuale degli USA.

La politica fiscale può influire sulla creazione di posti di lavoro in molti modi. La diminuzione delle tasse per le imprese, per esempio, può incrementare gli investimenti e quindi la produzione, che a sua volta porta ad un aumento della richiesta di manodopera.

Inoltre, i finanziamenti da parte dello Stato di progetti infrastrutturali e di opere pubbliche possono dare impulso all’economia e creare nuovi posti di lavoro. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra la spinta per creare posti di lavoro e la stabilità fiscale. Infatti, un aumento eccessivo delle spese del governo può portare ad un aumento del debito pubblico e alla diminuzione della fiducia degli investitori.

In sintesi, l’obiettivo della politica fiscale di garantire la piena occupazione è una sfida complessa e richiede equilibrio e buon senso nella sua applicazione.

politica fiscale e monetaria

 

Obiettivo numero 3: garantire la stabilità dei prezzi

Non tutti sanno che anche avere dei prezzi stabili e fissi intorno ad una certa soglia è molto importante per il benessere di una nazione. In particolare, il tasso di inflazione ideale di una qualsiasi economia è pari a circa il 2% annuo. Una inflazione sopra il 4% comincia a essere dannosa, cosi come lo è una inflazione inferiore al 2%.

In generale, una politica fiscale volta alla stabilità dei prezzi deve cercare di non causare squilibri nell’economia, mantenendo un equilibrio tra le entrate fiscali e la spesa pubblica. Inoltre, è importante favorire l’investimento in settori produttivi e la formazione di redditi da lavoro stabili e regolari, per mantenere un livello di consumi costante nel tempo.

In sintesi, una politica fiscale che tenga a garantire la stabilità dei prezzi è direttamente collegata alla politica monetaria.

Obiettivo numero 4: garantire la sostenibilità del debito e dei conti pubblici

Questo è un punto che abbiamo purtroppo imparato a conoscere bene. La politica fiscale persegue anche l’obiettivo di non creare eccessivo deficit e soprattutto eccessivo Debito/PIL, tale per cui la stabilità economica e finanziaria di un paese potrebbe essere messa a rischio e causare crisi sistemiche o persino default.

È importante controllare il debito del nostro paese, per mantenere la stabilità finanziaria e attrarre investimenti esterni. Possiamo farlo aumentando le tasse o riducendo le spese pubbliche. È anche importante adottare politiche che promuovano una crescita economica sostenibile, bilanciando le spese pubbliche con le risorse finanziarie disponibili.

Questo ci permetterà di mantenere la fiducia degli investitori nel nostro paese ed evitare situazioni di incertezza nei mercati finanziari. In sintesi, la politica fiscale deve garantire il benessere delle persone e la stabilità economica del paese.

Conclusione: difficile trovare il giusto equilibrio

Come i lettori più attenti hanno forse notato, alcuni di questi obiettivi di politica fiscale sono spesso in contrasto tra loro. Ad esempio, per garantire una più alta occupazione e per far aumentare la crescita, una buona ricetta potrebbe essere quella di tagliare le tasse o di aumentare la spesa pubblica, ma in questo caso si potrebbero creare degli squilibri di bilancio, di deficit e di debito.

Ecco perché governare ed attuare le giuste politiche fiscali non è facile, la coperta è spesso troppo corta: stimolare occupazione e crescita potrebbe mettere a rischio i conti pubblici e viceversa.

Certo, c’è da dire però che la UE degli ultimi anni, con la famosa austerity, si è dimostrata molto più “attenta” all’obiettivo stabilità dei conti rispetto agli obiettivi di crescita e di occupazione.

Se vuoi approfondire l’argomento della spesa pubblica e dei suoi effetti sull’economia, ti consiglio di leggere “Spesa pubblica: impieghi ed effetti di un suo aumento o taglio“. In esso analizzo le varie ipotesi di impiego dei fondi pubblici e i relativi effetti sull’economia, così da aiutarti a comprendere meglio le politiche fiscali e le loro conseguenze.

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