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PENSATO PER GLI UMANI: Salone del Mobile 2025

Bel titolo per il Salone del Mobile 2025 e il mondo del design! Anche se suona quasi anacronistico nel momento in cui il nostro pianeta sembra dominato da disumani che pensano e agiscono in modo disumano. O forse dovremmo smetterla di attribuire al termine “umano” un’accezione positiva, dal momento che nella storia troppo spesso “homo homini lupus” ha prevalso su “homo homini deus”. Scusate questa botta di pessimismo cosmico, e andiamo al tema; e ai consigli per i visitatori.

“Thought for Humans” è appunto il tema della sessantatreesima edizione del Salone del Mobile di Milano, che inizia domani 8 aprile fino a domenica 13 aprile a Fiera Rho. Questa edizione si concentrerà sul profondo legame tra “umanità, progettualità, luce e materia”, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del Salone come piattaforma culturale e creativa.

La relativa campagna, realizzata in collaborazione con “Dentsu Creative Italy”, è stata curata dall’artista statunitense Bill Durgin e mette in risalto come il design migliori la vita quotidiana quando esalta la connessione imprescindibile tra il corpo umano e i materiali.

Complementare a questo tema quello del Salone Satellite che, anche quest’anno, darà spazio a 600 giovani designer e 20 scuole internazionali per esplorare come si fondono tradizione e innovazione nel design sostenibile: “Nuovo Artigianato: Un Mondo Nuovo”.

A questi due grandi eventi che si svolgono alla Fiera di Rho, si aggiunge poi la miriade di eventi del Fuorisalone sparsi per tutta la città di Milano. L’insieme di Salone del Mobile+ Salone Satellite+ Fuorisalone sono poi riassunti nella formula MILANO DESIGN WEEK che, per sette giorni, trasforma il capoluogo lombardo nell’ombelico del mondo.

Frequentato da centinaia di migliaia di persone, con un’altissima percentuale di stranieri (sfiorano il 40%), Milano è la World Design Capital per definizione perché nel corso degli anni è riuscita ad affermarsi come realtà capace, proprio come il design, di rinnovarsi continuamente.

Tra le partecipazioni straordinarie di quest’anno, in concomitanza con Euroluce 2025, anche l’artista texano Robert Wilson, che presenterà una sua “visione”, ispirata alla Pietà Rondanini di Michelangelo nel Castello Sforzesco: sarà una sequenza di musica (di Arvo Pärt), luci e immagini. Titolo: “Mother”.

“… Forse è proprio il fatto di essere incompiuta che la rende così straordinaria – dichiara l’artista americano– È come una finestra aperta, uno spazio sospeso tra il visibile e l’invisibile. Mi ha regalato un tempo diverso, uno spazio nuovo in cui pensare, sognare. L’idea di metterla in scena mi ha colpito profondamente: la Pietà non aveva bisogno di una scenografia ma di uno spazio, di un respiro, di silenzio, perché chi la osserva possa perdersi nei propri pensieri e nelle proprie emozioni …”.

Figura 1 © Ufficio Stampa Salone del Mobile
Figura 1 © Ufficio Stampa Salone del Mobile

IL RITORNO DEL SENSO DEL TATTO

Dalle dichiarazioni dell’autore della campagna fotografica si comprende bene il significato del tema proposto quest’anno dal Salone: “Il lavoro per questo progetto – dice Bill Durgin – è stato costruito con attenzione ai dettagli, cercando di catturare l’essenza della relazione tra corpo, materiali e luce. Dopo anni di distanza fisica, la nuova campagna celebra il ritorno al tatto, riportando l’attenzione sulla connessione tra il corpo umano e il design.”

 “Thought for Humans.” è esattamente ciò che il grande design dovrebbe essere: come esseri umani, ci confrontiamo con il design ogni giorno. Tutto ciò che ci circonda è progettato da qualcuno per qualcuno. Il grande design non è solo esteticamente piacevole, ma porta gioia nell’interazione quotidiana, nel muoverci attraverso gli spazi, nel preparare la colazione, lavorare o sederci attorno a un tavolo con la famiglia …”

Disegnando mobili, ho imparato come i designer studiano il corpo umano, i nostri movimenti, le nostre capacità, le nostre posture, tutto per rendere la vita più semplice. Il design è radicato nell’anatomia umana e si nutre della continua interazione con essa”.

SALONE SATELLITE: IL DESIGN PROSSIMO VENTURO È QUI

Il Salone Satellite 2025, fin dall’inizio (1998) ha puntato sui giovani per promuovere la sinergia tra artigianato e design industriale, come ricorda la donna che l’ha inventato: Marva Griffin. Quest’anno, come?

  • Concentrandosi sul tema “Nuovo Artigianato: Un Mondo Nuovo” (New Craftsmanship: A New World). L’obiettivo è esplorare come le pratiche artigianali possano evolvere e interagire con il design industriale per rispondere all’esigenza della sostenibilità
  • Incoraggiando i giovani talenti a reinventare l’artigianato tradizionale alla luce delle tecniche e delle esigenze contemporanee e in un processo d’integrazione con artigiani di diverse culture
  • Favorendo la sinergia tra artigianato e design industriale: in questa prospettiva, l’artigianato non è visto come qualcosa di nostalgico, ma come un’opportunità di innovazione
  • Dedicando uno spazio alle “Botteghe Artigiane”: sei imprese artigiane eccellenti mostreranno come le tradizioni artigianali possano evolvere e adattarsi alle richieste del design contemporaneo, mantenendo intatto il valore culturale delle tecniche tradizionali
  • Premiando, anche quest’anno, con il Salone Satellite Award, giunto alla quattordicesima edizione, i tre progetti migliori, con l’assegnazione (possibile) anche di due Menzioni d’Onore. La giuria internazionale sarà presieduta anche quest’anno da Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design del Museum of Modern Art (MoMA), New York.

MILANO PALCOSCENICO DI CRE-ACTION

Infiniti sono gli eventi del Fuorisalone, come già vi ho detto. Considerato che un gran numero dei frequentatori della Milano Design Week si ferma in città due giorni, con un tempo di visita di una giornata e mezza, e che questo articolo vuol essere anche una mini-guida per costoro, faccio una scelta e vi suggerisco:

  • Alla fiera di Rho visitate il padiglione al quale siete interessati ma poi non perdetevi il Salone Satellite (per quest’ultimo l’ingresso è gratuito)
  • Dei fuori salone (tutti gratuiti, tranne Alcova), fate una scelta e decidete quale Design District volete visitare (Brera, Tortona, 5vie, Durini, Porta Venezia, Triennale …). Credetemi, in una giornata e mezza, vedere di più di Salone (visita parziale), Satellite (totale) e un Design District per intero è impossibile, se volete metabolizzare qualcosa e non procedere come un/a maratoneta che ha smarrito il senso del traguardo
  • Per i Fuorisalone, tra i più consigliabili c’è sicuramente il Fuorisalone della rivista INTERNI nella cornice dell’Università statale di Milano e dell’Orto Botanico. Il titolo: “Cre-Action”.

E cioè la creatività che si concretizza in azioni che trasformano il mondo intorno a noi: oltre 30 installazioni negli spazi suggestivi dell’Università Statale, dell’Orto Botanico, del Portrait Milano con l’Audi House of Progress, Unipol Urban Up ed Eataly Milano Smeraldo.

Figura 3 © Rivista INTERNI
Figura 3 © Rivista INTERNI

Di più, allo stato non posso comunicarvi perché tutto avrà inizio domani. Ma un paio di dichiarazioni tratte dai comunicati stampa mi fanno pensare che le installazioni di INTERNI confermeranno la grande qualità degli anni precedenti: “I progettisti sono stati invitati a esplorare l’architettura e il design come strumenti per interpretare la contemporaneità attraverso i materiali. Un tema centrale sarà la metafora dello specchio, inteso come strumento di sperimentazione per artisti e architetti, capace di generare nuove dimensioni percettive e riflessioni sull’identità…

Lo specchio, infatti, non è solo un dispositivo di duplicazione della realtà sensibile, ma un artificio capace di generare scenari enigmatici, dove l’immagine riflessa diventa un luogo di interrogazione sull’identità, sulla differenza e sull’illusione”.

Parola, anzi parole di INTERNI. Negli anni, non mi ha mai deluso.

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