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Neurodivergenza: Il Design Sensibile

Da quando siamo piccoli, chi si trova a fare i conti con la neurodivergenza, combatte il fatto che il mondo sembra non essere pensato per loro. Perché vengo rimproverato dagli insegnanti?; Cosa avrei potuto fare diversamente?; Come avrei potuto comunicare meglio?: sono domande che accompagnano la crescita di molte persone neurodivergenti. Queste esperienze li spingono a sviluppare abilità incredibili nell’osservare, imitare e mascherare se stessi, per riuscire a navigare in un contesto sociale che li mette alla prova. Con il tempo, imparano a comprendere in modo più profondo le dinamiche sociali, acquisendo una sensibilità unica, una creatività sorprendente ed una consapevolezza di sè che li aiuta a rispondere alle sfide quotidiane in modo diverso.

Il Pensiero Visivo nella Neurodivergenza

La dislessia viene spesso associata a difficoltà nella lettura, scrittura ed organizzazione, ma c’è un lato positivo che non sempre viene riconosciuto: la capacità di pensare visivamente e spazialmente. Molti dislessici sono particolarmente bravi a cogliere immagini complesse, a pensare in modo tridimensionale ed a capire le relazioni tra diversi elementi. Questi talenti sono un vero e proprio vantaggio nel lavoro di direttore creativo. Quando si tratta di design, la chiave è risolvere problemi in modo efficace, ed è proprio in questo che i dislessici eccellono. La capacità di visualizzare un’idea prima di tradurla in un progetto concreto ci permette di comunicare concetti complessi in modo chiaro e coinvolgente.

Designing with the Neurodiverse | Ilianna Ginnis | TEDxMonashUniversity

Neurodivergenza e Dettagli nel Design

Nel design, uno degli aspetti più importanti è saper riconoscere i pattern. Sia che si tratti di tendenze emergenti, di allineare gli elementi in modo armonioso o di creare sistemi visivi coerenti, i designer dislessici hanno una marcia in più. Sono spesso più veloci nell’individuare pattern ed incongruenze, una capacità che può fare la differenza, specialmente quando si lavora con il branding. Creare coerenza visiva ed emotiva è fondamentale per un marchio, e riconoscere il quadro generale ed i temi ricorrenti è essenziale per raccontare storie che coinvolgano davvero il pubblico. Questo approccio permette di dar vita a progetti che risuonano profondamente con chi li osserva.

Creatività e Problem-Solving

Le persone dislessiche affrontano i problemi in modo diverso. Poiché vivono in un mondo che è stato progettato per pensatori neurotipici, sviluppano strategie uniche per adattarsi. Questo le rende particolarmente abili a pensare in modo creativo ed innovativo. Nel design, dove spesso i brief sono ambigui e le sfide non hanno soluzioni ovvie, queste capacità di pensare fuori dagli schemi è cruciale. I designer dislessici sono esperti nel trovare soluzioni inaspettate, trasformando le difficoltà in opportunità. Questo approccio ci permette di affrontare i problemi da angolazioni diverse, portando alla creazione di risultati interessanti, che soddisfano sia i clienti che i team di lavoro.

Strumenti Digitali: Semplificare il Design per la Neurodivergenza

Nel mondo del design digitale, la tecnologia gioca un ruolo sempre più importante. Sebbene alcune parti come la navigazione di interfacce piene di testo, possano risultare complicate per le persone dislessiche, oggi esistono strumenti che semplificano molto il lavoro. Piattaforme digitali e software di collaborazione visiva sono progettati per essere più inclusivi possibili, adattandosi a stili cognitivi diversi. Per noi, questi strumenti rappresentano un supporto indispensabile. Tecnologie come il software di conversione da voce a testo ed i sistemi di design assistito dall’intelligenza artificiale permettono di concentrarci sui nostri punti di forza, migliorando la produttività e creatività, e lasciando più spazio mentale per l’innovazione.

Neurodivergenza come Potere

Parlare di neurodivergenza come un potere è un modo per valorizzare le qualità uniche che chi è dislessico porta nel mondo creativo. Tuttavia, è importante anche non dimenticare le difficoltà che comporta: lettura, scrittura, gestione del tempo e comunicazione sono sfide quotidiane. Essere neurodivergenti non significa essere migliori o peggiori, ma pensare in modo diverso. La dislessia, infatti, ha anche molti lati positivi: un’attenzione maggiore nell’ascolto, un carattere più intuitivo nella progettazione ed una creatività maggiore nel problem-solving. Ma porta con sè anche degli ostacoli che sono parte del percorso. Tuttavia, è proprio questo modo diverso di pensare che arricchisce un lavoro e spinge all’innovazione.

Creare un Settore Inclusivo

Il mondo del design ha fatto passi avanti significativi nel riconoscere e celebrare la neurodiversità. Sempre più agenzie e studi stanno creando ambienti inclusivi dove stili di pensiero diversi non solo sono accettati, ma sono considerati essenziali per la crescita e l’innovazione. Nel design, la diversità cognitiva è un vantaggio, perché la creatività prospera grazie a prospettive uniche ed innovative. I designer dislessici, con il loro approccio fuori dagli schemi, trovano in questo settore uno spazio dove il loro modo di pensare è essenziale. Ed è fondamentale continuare ad incoraggiare più persone neurodivergenti ad entrare nel campo, offrendo loro il supporto e gli strumenti necessari per contribuire al progresso ed alla trasformazione del settore.

Il Design Inclusivo- intervista a Mara Bragagnolo | IAAD. – Istituto d’Arte Applicata e Design

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